Sergio Albano nato nel 1939 a Torino, ha dedicato la sua vita all’arte, dipingendo ininterrottamente dagli anni Cinquanta fino al 2008. Durante la sua carriera, ha partecipato a numerose esposizioni, sia collettive che personali, in Italia e all’estero, guadagnandosi un posto di grande rilievo nel panorama artistico. Il corpus delle sue opere finora catalogate comprende oltre 600 dipinti (olio, acrilico, tecnica mista), mentre la produzione grafica, che include: china, grafite, biro, acquaforte, litografia, etc.., è altrettanto ampia, ma di difficile quantificazione. Qui proponiamo una selezione di opere rappresentative dei vari decenni di attività del Maestro Albano.

OPERE ANNI '50/'60

Le opere degli anni '50 e '60

“Inutile chiederci perchè Sergio Albano si appassioni alle nostre chiese barocche, fino a farne gloriose architetture (..) come non serve chiedergli ragione di una pittura i cui conati plausibili risalgono al Seicento olandese, ai primi tedeschi, a quell'allucinato realismo nord europeo che dalla Riforma in su non finì mai di stupire la tradizione italiana: sono queste le prime cose che Albano ha sentito, le prime che ha fatto per sè, senza che nessuno sia saltato su a dirgli che come "divertissement" non c'era male.”
Armando Capri, 1966

OPERE ANNI '70Le Opere 1

Informazioni

Le opere degli anni '70

 

Così, ai valori della linea espressiva sono stati sostituiti in misura assoluta quelli plastici; in modo che al diletto di un rapporto immediato con i modelli offerti dall’esperienza sul vero, così minuziosa da poter sembrare fotografica, è subentrata, in misura assoluta, il diletto di un rapporto alimentato dalla cultura (..). Un esercizio sapiente nello stabilire sia le qualità, le elevazioni, le dilatazioni delle immagini; il rapporto tra vuoto e pieno; tra primo ed ultimo piano; tra l’orizzonte della ribalta (c’è evidente il sapore di boccascena mantovano o vicentino) e l’orizzonte dell’infinito: sia la scala cromatica, tra il bruno infuocato e il bianco.”

                                                                                                     Luigi Carluccio, 1971

OPERE ANNI '80

Informazioni

Le opere degli anni '80

 

“In queste opere di Sergio Albano la rarefazione atmosferica, la fissità stupefatta sono tali da suggerirne l’inserimento nella pittura metafisica, pur distinguendo, come ha puntualizzato Amelia Platone in una recente intervista, la metafisica di Carlo Carrà che porta con sé, in città l’aria di campagna, con un albero o qualche altro simbolo, mentre Giorgio De Chirico si volgeva piuttosto alle antichità con il proposito di farle rivivere nelle piazze d’oggi. La metafisica di Sergio Albano è di tutt’altra natura: è essenzialmente uno stato d’animo, un fissare lo spazio ed il tempo che non hanno dimensioni come la grandezza dell’uomo.”

Aldo Spinardi, 1982

OPERE ANNI '90

Le opere degli anni '90

 

“Alcuni dipinti mi paiono di grande suggestione, tipi Il ritorno di Menelao per la copertina del libro di Alberto Ongaro, altri sono curiosamente affini a certe opere russe e tedesche degli anni Venti.”

 

Federico Zeri, 1993

OPERE ANNI 2000

Le opere degli anni 2000

 

“La natura governata dalla geometria della mente si fa partecipe del dramma esistenziale, la linearità lungo il margine della luce e dell'ombra indaga il mistero della vita e dei suoi significati, della condizione umana e della sua fragilità. Le stagioni, le ore del giorno e della notte, assumono proprie cadenze e, anche se lo scenario pittorico pare dilatarsi, come in "Grande estate" (1985) o "Sic vita fugit" (1985) e, più tardi, nel cristallino "Plenilunio" (1998) o nel nitore icastico di "Arriva il treno" (2005) non si avverte il fluire del tempo, ma vi si percepisce il segreto silenzio del moto cosmico.”

Marida Faussone, 2006